La toscana punta sui distretti tecnologici.

8 nuovi distretti tecnologici in Toscana: moda, ferroviario, nautica e portualità, nuovi materiali, scienze della vita, interni e design, energia/economia verde e marmo. Un impegno della Regione che – dalla primavera scorsa –  ha aperto il bando per la gestione di questi macro poli, raggruppamenti di imprese, centri di ricerca, laboratori, startup innovative, aziende che insieme cercheranno di  promuovere, incentivare e diffondere l’innovazione condividendo strutture e conoscenze, competenze e know how.

Il neonato distretto tecnologico del Marmo e Pietre Ornamentali avrà sede a Carrara e sarà gestito da una rete composta dalla Internazionale Marmi e Macchine (capofila), Geoexplorer, startup nata come spinoff dell’Università di Siena e dal Cosmave, il consorzio per lo sviluppo dell’attività marmifera apuo-versiliese. Le azioni e le attività del distretto saranno in linea con quanto descritto nel piano strategico operativo proposto alla Regione Toscana in fase di domanda, approvata con decreto in data 31 agosto 2016.

Il piano strategico operativo avrà durata triennale e le tre macro-aree di interesse saranno: qualità e riposizionamento competitivo, sostenibilità e sicurezza. Il Distretto dovrà individuare strategie per stimolare e recepire la domanda di innovazione delle imprese aderenti al Distretto , facilitare l’accesso da parte delle imprese alla conoscenza tecnologica, alle reti e alle risorse in ambito nazionale ed internazionale nel campo della ricerca e della innovazione e promuovere la condivisione di attrezzature e laboratori di ricerca, sperimentazione, prova e certificazione.

“E’ un’ opportunità da non perdere – aggiunge Pietro Boiardi, nominato dalla Regione Toscana presidente del Distretto Tecnologico – sia per coniugare l’innovazione tecnologica con l’attività estrattiva e quella di trasformazione, sia per favorire la crescita delle aziende del nostro settore, sempre più strategico per l’economia locale e regionale.”

Alla data di costituzione hanno aderito al Distretto tecnologico del marmo 135 imprese del settore(escavazione, lavorazione, tecnologie e servizi specialistici). Sono presenti anche 5 centri di competenza e servizi, 4 organismi di ricerca e 7 infrastrutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico. Tra le attività previste dal distretto saranno fondamentali: l’organizzazione di incontri Business to Business per facilitare accordi commerciali, organizzazione di incontri Research to Business per far incontrare il mondo della ricerca con quello imprenditoriale e l’organizzazione di incontri tra imprese e intermediari finanziari per facilitare gli investimenti in attività innovative.

“IMM ha lavorato attivamente per mettere a sistema una rete, gestrice del Distretto, che coinvolga tutta la filiera del marmo e che lavori attivamente per l’unione, la collaborazione e lo scambio a favore di tutte le aziende operanti in Toscana – dice il Presidente di IMM – Internazionale Marmi e Macchine, Fabio Felici – per questo motivo il mio primo ringraziamento è rivolto ad Agostino Pocai, Presidente del Cosmave e al Prof. Carmignani dell’ Università di Siena, per l’energia, la disponibilità e la collaborazione con la quale hanno portato avanti, insieme a noi, la fase progettuale necessaria per partecipare al bando regionale”.